Mobilità / Stabilizzazione EX LSU – Le novità emerse nell’incontro del 17 marzo 2008

/ Marzo 16, 2008/ Amministrazione Giudiziaria

Nel corso della riunione convocata per oggi al fine di sottoscrivere l’accordo sui criteri di distribuzione del FUA 2007 è stato affrontato informalmente anche il tema della mobilità e della stabilizzazione dei lavoratori già socialmente utili. In merito alle voci concernenti il mancato scorrimento delle graduatorie elaborate a seguito degli ultimi interpelli e la mancata assegnazione dei posti di risulta il Capo Dipartimento Castelli, preso atto della necessità, rappresentata concordemente dalla parte sindacale, di rispettare gli accordi sottoscritti, si è impegnato ad informare compiutamente le oo. ss. sulla materia, precisando anche che il prossimo interpello sarà pubblicato non prima della ultimazione delle procedure di mobilità avviate nel maggio scorso. Per quanto riguarda la stabilizzazione dei lavoratori già socialmente utili, rispondendo ad una richiesta della CISL, il sottosegretario Li Gotti ha ribadito la volontà dell’amministrazione di non procedere con DPCM alla rimodulazione della dotazione organica, indispensabile per “creare” il necessario posto in organico per circa 1200 degli oltre 1500 ex LSU.
A fronte delle vibrate proteste della CISL, che ha accusato l’amministrazione di comportamento irresponsabile, il sottosegretario Li Gotti si è limitato a precisare che una rimodulazione con DPCM pregiudicherebbe la riqualificazione del personale in quanto essa, per ottenere il risultato della creazione dei posti nelle attuali posizioni A1, B1 e B2, dovrebbe necessariamente operare il taglio dei posti nelle posizioni apicali delle aree seconda e terza.
La CISL ha sostenuto la infondatezza delle argomentazioni dell’amministrazione in quanto la riqualificazione, come a tutti è noto, avverrà secondo le regole del nuovo contratto integrativo che, recependo gli istituti della profilo di area e della dotazione organica di profilo, richiede comunque una rimodulazione delle dotazioni organiche.
Sulla materia la CISL si è riservata di decidere azioni di lotta, sentiti i lavoratori.