162 – Fondo Unico Giustizia – Contenuto e finalità

/ Novembre 8, 2008/ Amministrazione Giudiziaria

Molti lavoratori chiedono di conoscere contenuto e finalità del Fondo Unico Giustizia. Riteniamo pertanto opportuno precisare che cosa è il Fondo Unico Giustizia e quali attività è destinato a finanziare.
Il Fondo Unico Giustizia, che va distinto dal Fondo Unico di Amministrazione, è disciplinato dall’art.61, commi 23 e 24, del D.L. 25.6.2008 n. 112 (convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, L. 6 agosto 2008 n. 133) e dall’art. 2 del D.L. 16 settembre 2008 n. 143 (convertito in legge lo scorso 5 novembre).
Con riferimento al contenuto la legge n. 133/08 all’art. 61, comma 23, ha stabilito che affluiscono nel Fondo Unico Giustizia le somme sequestrate nell’ambito di procedimenti penali o per l’applicazione di misure di prevenzione (ordinarie o antimafia) o di irrogazione di sanzioni amministrative ed i proventi derivanti dai beni confiscati nell’ambito di procedimenti penali, amministrativi o per l’applicazione di misure di prevenzione.
L’art. 2 del D.L. 16 settembre 2008 n. 143, convertito in legge con modifiche il 5.11.2008, ha ampliato il contenuto del Fondo in quanto ha stabilito che in esso confluiscono anche:

  • le somme di denaro ovvero i proventi relativi a titoli al portatore, a quelli emessi o garantiti dallo Stato anche se non al portatore, ai valori di bollo, ai crediti pecuniari, ai conti correnti, ai conti di deposito titoli, ai libretti di deposito e ad ogni altra attività finanziaria a contenuto monetario o patrimoniale oggetto di provvedimento di sequestro nell’ambito dei procedimenti penali o per l’applicazione di misure di prevenzione o di irrogazione di sanzioni amministrative;
  • le somme di denaro ovvero i proventi depositati presso Poste Italiane S.p.A., banche e altri operatori finanziari, in relazione a procedimenti civili di cognizione, esecutivi o speciali, non riscossi o non reclamati dagli aventi diritto entro cinque anni dalla data in cui il procedimento si è estinto o è stato comunque definito o è divenuta definitiva l’ordinanza di assegnazione, di distribuzione o di approvazione del progetto di distribuzione ovvero, in caso di opposizione, dal passaggio in giudicato della sentenza che definisce la controversia.

La gestione del Fondo Unico Giustizia è affidata ad Equitalia Giustizia S.p.A. ed ha la finalità di finanziare: a) il Ministero dell’Interno per le attività di tutela della sicurezza pubblica e del soccorso pubblico; b) il Ministero della Giustizia per il funzionamento ed il potenziamento degli uffici giudiziari e degli altri servizi istituzionali; c) il bilancio dello Stato. In particolare il testo emendato dell’art.2 del DL143/08 specifica che le risorse del Fondo unico Giustizia, anche frutto di utili della loro gestione finanziaria, vanno destinate in misura non inferiore ad un terzo al Ministero dell’Interno ed in misura non inferiore ad un terzo al Ministero della Giustizia. Le quote di assegnazione saranno indicate ogni anno con DPCM, di concerto con i Ministri dell’interno e della Giustizia.
Per dare una idea della entità delle somme che confluiranno nel Fondo Unico Giustizia basti pensare che, su oltre 600.000 libretti di risparmio postali aperti per ragioni di giustizia, sono attualmente depositati presso le Poste SPA più di un miliardo e seicentomila euro.
Per ciò che concerne il Ministero della Giustizia il Fondo Unico Giustizia è destinato a finanziare anche la produttività dei lavoratori giudiziari come si evince dalla nota del 1 ottobre 2008 a firma del sottosegretario alla giustizia Caliendo (“…in una successiva fase saranno anche analizzate le modalità di utilizzo delle risorse aggiuntive derivanti dall’attivazione del Fondo di cui all’articolo 61, comma 23, del decreto legge n. 1.1212008 e recentemente ulteriormente accresciute dal decreto legge n. 14312008, in corso di conversione”).
Giova precisare che finanzieranno la produttività dei lavoratori giudiziari anche le maggiori entrate derivanti dal servizio di riscossione dei crediti inerenti le spese di giustizia (sanzioni processuali e spese processuali) e dalla gestione del recupero delle pene pecuniarie, affidato, sulla base della legge finanziaria 2008, alla società Equitalia spa. Tali somme, infatti, confluiranno direttamente nel Fondo Unico di Amministrazione in una percentuale non superiore al 20%.
Alle risorse sopra indicate si aggiungeranno quelle derivanti dal rinnovo contrattale.