117 – Ente Assistenza del Personale – I risultati della riunione del Comitato di Indirizzo Generale
Mercoledì 1 luglio 2009 si è svolta presso il DAP la riunione del Comitato di Indirizzo Generale dell’Ente Assistenza del Personale avente ad oggetto “l’organizzazione del servizio degli spacci all’interno degli istituti nella prospettiva dell’affidamento degli stessi a terzi estranei all’amministrazione”.
Per la parte pubblica era presente il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Pres. IONTA, il Vice Capo del DAP Dott. Di Somma nonché il Provveditore del Lazio Dott. Zaccagnino.
Il Pres. Ionta ha indicato come negli argomenti di priorità del sovraffollamento e della carenza di organico e nell’ottica di una rivisitazione e ridistribuzione razionale dell’impiego del personale rivesta particolare rilievo anche la questione legata al possibile affidamento della stessa gestione degli spacci a terzi estranei all’Amministrazione Penitenziaria. Ha presentato quindi alle OO.SS. un monitoraggio, che si allega, dell’impiego numerico dei colleghi presso tutti gli istituti penitenziari.
Giorgio Dimauro, membro del Comitato di Indirizzo (CISL FP), ha ribadito la propria posizione già espressa affermando che l’eventuale affidamento a terzi della gestione degli spacci si porrebbe come l’ennesima penalizzazione del personale penitenziario. Poiché tra le mille difficoltà che il personale soffre quello dell’ipotizzato affidamento sarebbe un ulteriore danno al benessere del personale.
La CISL FP ha aggiunto che se la questione si pone come una priorità per l’Amministrazione Penitenziaria, nel quadro di una valutazione a 360° di reimpiego razionale delle forze della polizia penitenziaria, allora è opportuno che prima si valutino quelle dispersioni di personale che avvengono in altri settori della stessa Amministrazione, quella disomogeneità dell’impiego in compiti non previsti dal dettato istituzionale da parte del personale della polizia penitenziaria.
Circa 1/3 del personale infatti è impiegato in compiti o mansioni diverse rispetto al proprio compito istituzionale.
Inoltre è stato ribadito a chiare lettere che qualsiasi disimpiego del personale a favore di terzi nella gestione degli spacci, dovrà garantire lo stesso standard di benessere sia nei termini della semplice consumazione presso lo spaccio (che è tra l’altro un elemento di non poco rilievo in quanto contribuisce al recupero del salario del dipendente) ma sia sopratutto rispetto degli utili che confluiscono presso l’EAP e che garantiscono dei pieni, fondamentali e irrinunciabili benefici per gli tutti i colleghi (si pensi ai sussidi dei figli orfani alla gestione dei lidi e altri benefit ……).
Quindi, provocatoriamente, la CISL ha detto si alla cessione degli spacci ma a precise condizioni: garantire gli stessi benefici a tutti, gli stessi standard qualitativi, gli stessi orari di apertura degli spacci. Solo a queste condizioni la CISL potrà dare il suo assenso alla proposta indicata nell’odierno ordine del giorno.