214 – Contratto Integrativo – Ancora un ricorso della UIL PA contro il Contratto
Dopo l’esito negativo innanzi al TAR Lazio (il giudice amministrativo ha dichiarato inammissibile il ricorso), la UIL PA non demorde. Infatti è stato notificato alle organizzazioni firmatarie del contratto integrativo un ricorso, presentato innanzi al giudice del lavoro di Roma, con il quale la UIL PA chiede al predetto giudice, tra l’altro, di “riconoscere la illegittimità – nei termini che sono stati sopra chiariti – del Contratto Collettivo Integrativo stipulato il 29 luglio 2010, in quanto sottoscritto dal Ministero con organizzazioni sindacali (CISL FPS, CONFSAL-UNSA e FEDERAZIONE INTESA) che, nella specie, non rappresentavano la maggioranza delle OO.SS. legittimate alla sottoscrizione del Contratto Collettivo Integrativo”. L’udienza, in sede cautelare, è stata fissata per il prossimo 26 novembre.
Non bisogna essere giuristi per comprendere che, ove il ricorso venisse accolto, si determinerebbe la caducazione non solo del contratto integrativo sottoscritto il 29 luglio scorso ma di tutti gli atti che sono stati emanati in applicazione dello stesso cioè in primis dei bandi relativi ai passaggi all’interno delle aree le cui procedure, tempestivamente avviate, stanno per concludersi. E’ evidente che l’eventuale accoglimento del ricorso, anche solo in sede cautelare, provocherà la cancellazione delle oltre 44.000 progressioni professionali nelle aree (considerando il DOG e le atre articolazioni del Ministero) e, quindi, la impossibilità per i lavoratori della giustizia di percepire per i prossimi anni gli agognati aumenti retributivi ed i relativi arretrati.
L’accanimento giudiziario della UIL PA contro il contratto è estraneo alla cultura del sindacato confederale e risulta incomprensibile, come del resto il contenuto del ricorso, atteso che la UIL PA ha partecipato a tutte le trattative sul contratto integrativo e liberamente ha deciso di non firmare il contratto.
La CISL anche questa volta non abbandonerà i lavoratori e difenderà come sempre e con il massimo impegno i loro diritti e le loro retribuzioni.
Vi terremo informati.