201 – I risultati dell’incontro con il nuovo Ministro della Giustizia

/ Ottobre 20, 2011/ Ministero della Giustizia

Si è svolto in data odierna il programmato incontro con il nuovo Ministro della Giustizia, Francesco Nitto Palma.
Dopo i saluti del Ministro, la CISL ha illustrato quelle che, a suo avviso, sono le principali criticità del Ministero della Giustizia e quali sono gli interventi da porre in essere per risollevare lo sorti di un settore, quello della Giustizia, così importante dello Stato.
In merito alla riforma della geografia giudiziaria la CISL ha ravvisato la necessità di:

  1. assicurare la partecipazione delle parti sociali nella individuazione degli uffici da sopprimere e ridefinizione degli assetti territoriali;
  2. in applicazione dei criteri obiettivi ed omogenei indicati dalla norma (estensione del territorio, numero degli abitanti, carichi di lavoro e indice delle sopravvenienze, specificità territoriale del bacino di utenza, anche con riguardo alla situazione infrastrutturale, tasso d’impatto della criminalità organizzata, necessità di razionalizzare il servizio giustizia nelle grandi aree metropolitane), prestare una particolare attenzione per le isole (a partire dalla Sardegna, dalla Sicilia e dalle piccole isole), per le aree metropolitane (i relativi tribunali non solo vanno mantenuti ma occorre ampliarne gli organici), per le zone, in particolare montane, ove sono carenti le vie di comunicazione;
  3. applicare l’art. 16 legge 111/2011 per incrementare il FUA, con quota parte delle somme risparmiate in conseguenza della chiusura degli uffici giudiziari anche al fine di prevedere un incentivo per personale che sarà costretto a cambiare sede;
  4. favorire la mobilità del personale che subisce la soppressione dell’ufficio.

La CISL ha infine sostenuto che la carenza di personale ed il sottodimensionamento degli organici, quest’ultimo aggravato dai tagli imposti dalle ultime manovre finanziarie, con deroga prevista solo per la organizzazione giudiziaria, hanno assunto dimensioni drammatiche nella Giustizia. In particolare la stessa ha precisato che i tagli all’organico hanno reso pesante la già grave situazione della giustizia minorile e dell’amministrazione penitenziaria. In quest’ultima, con i tagli, si verrebbe addirittura a creare una situazione soprannumeraria rispetto al personale in servizio. Per ciò che concerne gli archivi notarili, la CISL ha precisato che a seguito del predetto taglio, considerata l’esiguità del personale (poco meno di 600 unità di personale distribuiti su 105 uffici, tra cui 20 dirigenze e 5 sovrintendenze, cui si aggiunge l’Ufficio Centrale che, da solo, assorbe più di cento dipendenti) con estrema difficoltà sarà possibile assicurare l’apertura degli uffici.
Al termine della riunione il Ministro Nitto Palma, nel replicare agli interventi delle organizzazioni sindacali, tra l’altro affermato, con riferimento alla dirigenza, che: la correzione degli elaborati relativi al concorso a 40 posti di dirigente sarà conclusa entro il 15 dicembre prossimo; nel conferimento degli incarichi di dirigente di prima fascia non saranno privilegiati i magistrati rispetto ai dirigenti non magistrati; saranno riattivate le procedure per la copertura delle posizioni dirigenziali vacanti, in considerazione del fatto che è stato firmato il decreto che contiene nuovi criteri per il conferimento degli incarichi dirigenziali; si procederà alla revisione delle circolari Castelli sull’applicazione del D.L.vo 240/2006.
Con riferimento alla riforma della geografia giudiziaria il Ministro ha affermato la necessità di avere una corretta interlocuzione con le organizzazioni sindacali. In merito alla mobilità del personale giudiziario il Ministro ha preannunciato che entro l’anno saranno attivate le procedure di mobilità.
Con riferimento all’assunzione dei vincitori dei concorsi presso le amministrazioni penitenziaria e della giustizia minorile il Ministro ha rassicurato sull’esito positivo della vicenda.
Infine il Ministro si è dichiarato disponibile a realizzare quei punti il cui raggiungimento sia compatibile con i vincoli di bilancio ed con il termine massimo di durata della legislatura.