109 – Riqualificazione – Le osservazioni della CISL sulla procedura es art. 21 quater L. 132/15
On. Gennaro Migliore
Sottosegretario alla Giustizia
Dott. Giovanni Melillo
Capo di Gabinetto
Dott. Gioacchino Natoli
Capo Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria
Dott.ssa Barbara Fabbrini
Direttore Generale del personale e della formazione
Oggetto: osservazioni CISL su procedura ex art,21 quater L.132/15
Se si analizza attentamente la vicenda della mancata riqualificazione del personale giudiziario si evince chiaramente come la stessa sia stata causata non dalla assenza di accordi che la contemplavano ma dalla circostanza che l’applicazione degli stessi, benché vantaggiosa per la generalità dei lavoratori, sia stata oggetto di censura da parte dell’autorità giudiziaria competente, adita attraverso centinaia di ricorsi presentati nel corso degli anni.
Nell’amministrazione giudiziaria, pertanto, proprio a causa della forte e cronica litigiosità, ciò che conta è sì concludere buoni accordi e/o emanare leggi convenienti ma soprattutto assicurarne la esigibilità.
Sic stantibus rebus, ad avviso della CISL, nella stesura del bando, che ope legis è atto dell’amministrazione ed i cui contenuti non si evincono dalla informativa preventiva trasmessa alle organizzazioni sindacali in vista dell’incontro del primo luglio scorso, per proteggere la procedura da eventuali ricorsi e quindi per rendere effettivo il passaggio previsto dalla norma in deroga alla regola del concorso pubblico, occorre assicurare il pieno rispetto della normativa vigente e dei principi affermati dalla costante giurisprudenza, anche costituzionale in particolare nella ponderazione dei pesi numerici di anzianità e titoli.
Con riferimento poi alla formazione che sarà on line e che costituisce parte integrante della procedura concorsuale di transito nell’area terza ex art.21 quater, la CISL chiede che sia fornita ai lavoratori interessati ogni utile assistenza tecnica. Infatti, non risulta che la formazione “su piattaforma e-learning” sia stata adottata in passato da codesta amministrazione almeno su larga scala. Inoltre la CISL chiede che la formazione sia attinente alle attività di ufficio ed alle declaratorie dei profili per cui si concorre.
La CISL ribadisce che l’art.21 quater della legge 132/15 costituisce solo un primo passo verso la piena soddisfazione delle legittime aspettative dei lavoratori. Prioritariamente e senza ulteriori indugi occorre aprire il tavolo negoziale per la definizione dei criteri di pagamento del FUA 2015 (quota variabile) e del FUA 2016 anche al fine di concordare nuove progressioni economiche per tutte le figure professionali di tutti i dipartimenti. Inoltre occorre procedere alla estensione dell’art.21 quater alle altre figure ex B3 già collocate su due aree (contabili, assistenti informatici, assistenti linguistici), al passaggio nell’area seconda di tutti gli ausiliari ed alla riscrittura dei profili professionali alla luce della introduzione delle procedure telematiche. Non certamente secondaria è la realizzazione di una vera politica degli organici mediante nuove assunzioni e la previsione di sostanzioso rifinanziamento del FUA.
In una condizione difficile come quella della Giustizia iniziative che soddisfano soltanto una minima parte dei lavoratori non sono esaustive. Se viceversa si cercherà di dare risposte alla generalità dei lavoratori la CISL è pronta a fare la sua parte con la consueta responsabilità e competenza.
Distinti saluti