190 – Istituzione nuclei Pol. Pen. e organizzazione uepe – I risultati della riunione del 23 novembre
Il giorno 23 novembre u.s. presso il DGMC alla presenza del Capo dipartimento Dott. Cascini e del Direttore generale dell’esecuzione penale esterna Dott.ssa Castellano, si è svolto l’incontro con le OO SS per confrontarsi, come da noi richiesto, sui DM riguardanti l’istituzione dei nuclei di Polizia penitenziaria presso gli UEPE e la organizzazione degli uffici distrettuali ed interdistrettuali di esecuzione penale esterna.
Il primo argomento oggetto del confronto è stato il DM riguardante l’istituzione dei nuclei di polizia penitenziaria presso gli UEPE. Nel merito abbiamo espresso forte perplessità con riferimento alla evidente non chiarezza dei compiti che questo personale dovrebbe svolgere nell’ambito dell’esecuzione penale esterna. Abbiamo rappresentato infatti che l’art. 2 del decreto in questione, che disciplina la materia dei compiti, ha un contenuto estremamente generico e, quindi, ambiguo. Abbiamo ribadito a tal proposito, così come già rappresentato in altre sedi, che tale approssimazione rischia di cagionare negli uffici forti criticità non solo da un punto di vista operativo-professionale ma anche dal punto di vista dei rapporti funzionali, di ruolo e gerarchici che rischiano di sovrapporsi e/o sostituirsi.
Abbiamo ribadito che il ruolo e la funzione della professionalità di servizio sociale sono istituzionalmente preminenti nel settore dell’esecuzione penale esterna pur nell’ottica, da noi condivisa, di interventi multidisciplinari e di interazione multiprofessionale. Assodati tali presupposti, abbiamo ribadito che va ben delineata e precisata anche l’attività del “controllo” demandata dall’articolato al personale della polizia penitenziaria in servizio presso gli UEPE. E’ evidente, pertanto, che qualora l’amministrazione non intenda apportare al decreto in questione le modifiche richieste con soluzioni suffragate anche dalla norma, la ricaduta di questa scelta potrebbe risultare dannosa per l’organizzazione e la funzionalità degli UEPE.
Sono state inoltre evidenziate forti perplessità in ordine all’articolo 7 del decreto che prevede la costituzione di nuclei presso i centri per la giustizia minorile, nuclei che, secondo quanto disposto dal comma 2, dovrebbero operare negli uffici di servizio sociale per minorenni. Considerato che allo stato presso gli USSM non opera personale di polizia penitenziaria appare evidente che l’eventuale dotazione organica andrebbe sottratta a quella degli istituti penali per minorenni, che già per la mancanza di agenti non sono in grado di garantire ai detenuti le attività trattamentali per l’intera giornata. Peraltro anche in questo caso non è stato precisato il ruolo della polizia penitenziaria all’interno degli USSM che se non ben definito potrebbe confliggere con l’impianto normativo penale previsto per i minorenni.
Riguardo al decreto di riorganizzazione degli uffici interdistrettuali e distrettuali, dopo aver posto alcune considerazioni di carattere generale, nello specifico abbiamo posto all’attenzione della parte pubblica, la problematica relativa a: istituzione di sezioni distaccate presso tutti i tribunali circondariali, anche presso quelli che sono presenti in città non capoluogo di provincia; individuazione dei criteri per la nomina dei responsabili degli uffici locali (art.13); transito negli UEPE anche del personale dei PRAP assegnati o distaccati presso l’ufficio di esecuzione penale esterna
(con riferimento a tale questione abbiamo rivendicato per tale personale la possibilità di scegliere di transitare negli UEPE ovvero di rimane in forza all’amministrazione penitenziaria secondo quanto convenuto nell’accordo del 2 febbraio 2016 e nell’intesa aggiuntiva del 17 febbraio 2016); transito negli UEPE di tutti coloro che sono risultati vincitori della procedura di interpello straordinario; mantenimento della posizione di distacco, fino alla stabilizzazione, per il personale transitato al DGMC ma tuttora assegnato alle strutture penitenziarie; definizione della posizione giuridica ed economica dei direttori reggenti UEPE.
Inoltre abbiamo rappresentato perplessità riguardo l’impostazione del decreto che rende l’organizzazione nel suo insieme fortemente complessa e rigida.
Abbiamo infine osservato che nessun passo è stato fatto per risolvere quelle criticità che pur avevamo più volte denunciato a partire dalla gravissima endemica carenza di organico e di risorse.
Il Capo Dipartimento, preso atto della posizione del sindacato confederale, dopo aver precisato che nella legge di stabilità 2017, nell’ambito della “missione giustizia”, saranno stanziati fondi per il settore, ha ribadito la filosofia della riforma e del cambiamento epocale della logica della esecuzione.
Il sindacato confederale si è riservato di far pervenire ulteriori e più dettagliate osservazioni scritte sull’argomento al fine di contribuire ad una migliore organizzazione degli uffici ed ad una corretta disciplina dei rapporti tra personale della polizia penitenziaria e del comparto ministeri negli UEPE e nelle strutture minorili.