65 – Rideterminazione delle piante organiche – I risultati della riunione del 17 marzo 2017

/ Marzo 20, 2017/ Amministrazione Penitenziaria

Si è svolto in data odierna il programmato incontro in tema di rideterminazione delle nuove piante organiche dell’amministrazione penitenziaria, all’esito delle consultazioni che si sono tenute a livello regionale ed interregionale presso i PRAP sul medesimo argomento.

All’inizio della riunione il direttore generale del personale, Buffa, ha affermato che, in linea di principio, l’amministrazione centrale si adeguerà alle indicazioni dei provveditori regionali sulla definizione delle piante organiche delle strutture penitenziarie territoriali, rammentando che, pur in presenza della predetta rideterminazione, si è già partiti con le procedure di mobilità e di assunzione.

Nel corso della riunione, preliminarmente Cgil Cisl e UIL, pur apprezzando lo sforzo dell’amministrazione volto a definire le nuove piante organiche dopo diciassette anni e ben cinque tagli agli organici, hanno denunciato che le nuove piante organiche, proprio a causa dei predetti tagli, non saranno in grado di soddisfare il fabbisogno di forza lavoro su quasi tutti i profili delle strutture penitenziare.  Inoltre hanno denunciato che, in conseguenza dell’applicazione dell’art.75 del D.L.vo 443/92, si determineranno posizioni soprannumerarie nelle figure professionali amministrative dell’area seconda.

Nel merito Cgil Cisl e UIL hanno affrontato le criticità locali, siccome segnalate dalle rispettive federazioni territoriali, producendo la documentazione da queste ultime trasmessa. Inoltre hanno raccomandato all’amministrazione di aggiornare il dato relativo alle effettive presenze, tenendo conto anche dei prossimi pensionamenti, e di procedere alla determinazione dell’organico di ciascuna struttura non a tavolino ossia utilizzando parametri esclusivamente aritmetici. Sul punto CGIL CISL e UIL hanno sostenuto che il mandato istituzionale che l’amministrazione è chiamata a svolgere per realizzare l’interesse pubblico va coniugato con le esigenze personali e familiari del personale in quanto le riforme camminano con le gambe delle donne e degli uomini ed in quanto la forza lavoro non è un costo ma è una risorsa, anzi la principale risorsa di un’amministrazione pubblica importante come quella penitenziaria.

CGIL CISL e UIL, infine, hanno chiesto la pubblicazione di ulteriori interpelli che coinvolgano anche le  Regioni che non sono state interessate (vedi Piemonte e Triveneto)  nonché le  professionalità non coinvolte nelle nuove assunzioni (ad es. ausiliari, informatici e tecnici ecc.); la possibilità della mobilità in uscita per il personale che dovesse risultare in posizione soprannumeraria; l’aggiornamento dell’accordo sulla mobilità; l’ampliamento dell’organico dei distaccamenti, delle scuole e degli istituti risultanti dagli accorpamenti.

Il Direttore Generale, all’esito della riunione, preso atto di tutte le osservazioni ricevute, ha garantito la massima attenzione per le medesime ed una compiuta e documentata informazione sulle scelte che l’amministrazione opererà in tema di piante organiche, con particolare riferimento alle determinazioni che saranno adottate in deroga alle indicazioni formulate dai provveditori anche attraverso la consultazione dei sindacati territoriali. Infine il Direttore Generale ha confermato la volontà di stabilizzare il personale informatico, non essendo ancora concluse le procedure di stabilizzazione.