122 – Bozza dm istitutivo nuclei polizia penitenziaria presso gli uepe e gli ussm – i risultati della riunione di oggi
Si è svolta lo scorso 9 giugno la prevista riunione sul DM di istituzione dei nuclei di polizia penitenziaria negli UEPE e negli USSM.
L’Amministrazione, in premessa, ha illustrato le modifiche apportate alla bozza descrivendo l’impianto come improntato a maggior flessibilità ed efficienza del servizio; ha inoltre motivato la modifica, rispetto al testo originario, relativamente alla presenza dei nuclei negli USSM piuttosto che nei CGM, con il fatto che la misura maggiormente utilizzata presso i minori è la messa alla prova.
In premessa come FPCGIL, CISL FP e UILPA abbiamo rappresentato la preoccupazione, nel quadro più generale della riforma del Dipartimento, che tale istituzione così come prospettata possa risultare un mezzo improprio per far fronte alle carenze di organico anche di servizio sociale. Tale assunto è confermato dai criteri posti a base dell’attività che i nuclei della polizia penitenziaria sono chiamati a svolgere negli UEPE ossia il criterio della flessibilità e quello della efficienza del servizio. Questi ultimi, infatti, rendono permeabile il confine tra le competenze della polizia e quelle del personale del comparto ministeri per cui è verosimile che in una situazione di grave carenza di risorse umane, strumentali e finanziarie, per far fronte all’ingente carico di lavoro la dirigenza degli uffici richieda al personale della polizia anche prestazioni trattamentali e/o amministrativo-contabili.
Come più volte rappresentato, FPCGIL, CISL FP e UILPA hanno ribadito che la riforma del Dipartimento e le numerose novità legislative possono e devono essere supportate da politiche adeguate di investimento sul personale, in particolare quello di servizio sociale nonché quello amministrativo-contabile, che ha visto un aumento ingente del carico di lavoro.
Abbiamo poi manifestato la nostra condivisione relativamente alla stabilizzazione del personale di polizia penitenziaria negli uffici ove è già presente, ritenendo opportuna la creazione di una dotazione organica e di criteri di trasparenza nell’assegnazione nonché la necessità di una adeguata formazione specifica.
Tuttavia, tenendo conto dell’attuale quadro normativo nazionale e sovranazionale, abbiamo rappresentato come la bozza di DM, pur recependo alcune osservazioni a suo tempo formulate, possa indurre a commistioni di compiti assegnati a una o all’altra professionalità dalle norme vigenti.
Abbiamo quindi messo in rilievo alcune vistose incongruenze, riservandoci di inviare osservazioni dettagliate, in relazione all’articolato, con particolare riferimento ai compiti, che devono essere diversi seppure complementari a quelli del personale di servizio sociale, alla organizzazione gerarchica nell’ufficio ed all’impropria menzione della messa alla prova, in cui vi è la sospensione del procedimento e dunque non vi è pena.
Proprio in relazione all’ultimo punto abbiamo chiesto che si tornasse alla bozza iniziale, che prevedeva la stabilizzazione della polizia penitenziaria nei CGM, eliminandola dagli USSM presso i quali a nostro avviso la eventuale presenza andrebbe a cozzare con le norme vigenti ed anche contro lo spirito principale della messa alla prova.
L’Amministrazione si è riservata di esaminare nel dettaglio le proposte che perverranno e ha dichiarato di essere aperta ad esaminare possibili modifiche.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.