65 – Assunzione assistenti giudiziari e mobilità – Intervento della CISL

/ Marzo 12, 2018/ Amministrazione Giudiziaria

Dott.ssa Elisabetta Maria Cesqui
Capo di Gabinetto

Dott.ssa Barbara Fabbrini
Capo Dipartimento Reggente dell’organizzazione giudiziaria
Direttore Generale del personale e della formazione

 

Oggetto: assunzione assistenti giudiziari e pubblicazione sedi

 

La politica degli organici realizzata da codesta amministrazione ha registrato una importante inversione di tendenza rispetto al passato perché si è concretizzata nella immissione nei ruoli dell’organizzazione giudiziaria di centinaia di lavoratori provenienti in mobilità anche obbligatoria da altre pubbliche amministrazioni ovvero assunti da graduatorie di concorsi espletati presso altri enti pubblici e dalla graduatoria del maxi concorso per assistenti giudiziari.

Tale flusso di lavoratori in entrata, con particolare riferimento agli assistenti giudiziari neoassunti, quasi tutti giovani e titolati, ha giovato non poco all’amministrazione  perché ha dato maggior vigore all’esangue organico degli uffici giudiziari.  Tuttavia lo stesso, ad onta delle reiterate richieste di parte sindacale ed in virtù di una legge approvata ad hoc dal Parlamento per consentire la deroga alla disciplina contrattuale che prescrive l’interpello straordinario in caso di nuove assunzioni, non è stato preceduto dalla pubblicazione di bandi di mobilità interna (ordinari e/o straordinari) sì impedendo al personale in servizio di coprire i posti disponibili negli uffici giudiziari, specie in quelli del centro sud,  con precedenza rispetto ai neo assunti e rispetto al personale proveniente da altre pubbliche amministrazioni.

In questo negativo solco si colloca anche la recentissima scelta di pubblicare sedi al sud, che sono quelle più ambite, in occasione della assunzione di ulteriori mille assistenti giudiziari dalla graduatoria del maxi concorso. Tale decisione, anche nella ipotesi in cui dovesse risultare coerente con la normativa vigente, è certamente discriminatoria in quanto, se confermata, consentirà l’assegnazione dei neoassunti negli uffici più richiesti  senza tener conto della collocazione nella graduatoria di merito: chi viene assunto in questa sessione ha la possibilità di scegliere gli uffici del sud mentre tale possibilità è stata negata a coloro che, pur potendo vantare una posizione decisamente migliore in graduatoria, sono stati assunti, solo poche settimane fa, nella sessione precedente.

Il malcontento monta in tutti gli uffici giudiziari e decine sono i ricorsi che specialmente i neo assunti stanno per depositare innanzi all’AG competente. I lavoratori della Giustizia non meritano di pagare ancora una volta il prezzo di scelte sbagliate ed inique dell’amministrazione. Per tale motivo la CISL chiede che l’elenco delle sedi da coprire con gli idonei della graduatoria del maxi concorso sia modificato al fine di assegnare questi ultimi solo alle sedi del nord. Inoltre la CISL chiede per l’ennesima volta lo sblocco della mobilità interna per tutte le figure professionali ed in particolare che si proceda con urgenza alla pubblicazione di un interpello straordinario di mobilità interna, riservato a tutti gli assistenti giudiziari in servizio, al fine di garantire la copertura dei posti disponibili negli uffici del sud.

In una fase di transizione come questa, l’amministrazione avrebbe dovuto avere un comportamento responsabile e concertativo al fine dare continuità agli impegni assunti negli ultimi tempi sì realizzando quanto concordato e non ancora realizzato (ulteriori progressioni economiche, cambi di profilo all’interno delle aree, transito degli ausiliari in area seconda) e consolidando i risultati già conseguiti (scorrimento graduatorie cancellieri ed ufficiali giudiziari ex art.21 quater, pubblicazione bandi ex art. 21 quater per contabili, assistenti linguistici ed informatici).

La CISL si riserva l’adozione di ulteriori iniziative in caso di negativo riscontro. Nelle more le Federazioni Territoriali vorranno valutare la opportunità di fornire sin d’ora ai lavoratori interessati assistenza attraverso i propri uffici legali.