156 – Il nuovo capo dipartimento incontra le organizzazioni sindacali I risultati dell’incontro

/ Luglio 28, 2018/ Amministrazione Penitenziaria

Si è svolto il 25 luglio scorso il programmato incontro con il nuovo capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Francesco Basentini.

All’inizio dell’incontro, dopo un breve saluto, il capo dipartimento ha subito dato la parola alle organizzazioni sindacali presenti.

Nel loro intervento le delegazioni CGIL CISL e UIL hanno posto preliminarmente la questione delle decurtazioni stipendiali in caso di assenza per malattia. Nel richiamarsi al contenuto delle innumerevoli note trasmesse ai vertici dell’amministrazione, alla luce delle recenti negative decisioni delle autorità giudiziarie adite dai lavoratori e da alcune organizzazioni sindacali ed in attesa di incontrare il nuovo ministro, CGIL CISL e UIL hanno chiesto al nuovo capo dipartimento di farsi parte diligente affinchè, proseguendo nell’impegno già profuso dalla precedente amministrazione, si addivenga all’approvazione da parte delle Camere di una norma che esoneri retroattivamente il personale delle funzioni centrale dalle ritenute in caso di assenza per malattia al pari di quanto già previsto per il personale del comparto sicurezza. È paradossale e fortemente discriminatorio, hanno sostenuto CGIL CISL e UIL, che al poliziotto impiegato in attività amministrative e, quindi, a parità di mansioni venga attribuito un trattamento giuridico e retributivo (anche con riferimento alle assenze per malattia) decisamente di miglior favore rispetto al personale delle funzioni centrali. Più in generale, per CGIL CISL e UIL la circostanza che nell’amministrazione penitenziaria operano fianco a fianco lavoratori che appartengono a comparti contrattuali differenti determina situazioni paradossali, discriminatorie ed inique perché questi lavoratori, pur svolgendo sovente la medesima attività, fruiscono di un trattamento giuridico ed economico differente in ragione della disciplina contrattuale propria del comparto contrattuale di appartenenza. Il malcontento serpeggia negli uffici perché per CGIL CISL e UIL a parità di prestazione lavorativa vi deve essere parità di trattamento giuridico/economico.

Successivamente CGIL CISL e UIL hanno affermato che l’amministrazione penitenziaria, a differenza di tutti gli altri settori della Giustizia, è stata interessata da incisivi provvedimenti di riforma, anche organizzativa, senza i necessari investimenti in risorse umane, finanziarie e materiali (riforma dell’esecuzione penale, del sistema sanzionatorio, riforma organizzativa del ministero ecc.). In particolare, è mancata una vera politica degli organici. Per tale motivo CGIL CISL e UIL hanno chiesto al nuovo capo dipartimento di farsi parte diligente affinchè termini il blocco del turn over e sia elaborato un piano di assunzioni per i prossimi anni che consenta di abbassare l’età media del personale in servizio dotando tutte le strutture di lavoratori giovani, qualificati e motivati. Inoltre CGIL CISL e UIL hanno rappresentato la necessità di porre in essere ogni iniziativa utile a valorizzare il personale delle funzioni centrali a partire dalla realizzazione di ulteriore progressione economiche e dall’applicazione dell’art.21 quater L.132/2015 anche ai contabili, agli assistenti informatici ed assistenti linguistici del DAP.

CGIL CISL e UIL hanno inoltre segnalato che il salario accessorio dei lavoratori penitenziari è ridotto ai minimi termini. Tale circostanza è offensiva per i lavoratori se si tiene conto dei carichi di lavoro, delle responsabilità e dei rischi che gli stessi sopportano ogni giorno. CGIL CISL e UIL pertanto hanno chiesto al nuovo capo dipartimento di impegnarsi affinchè vi sia in tempi rapidi il rifinanziamento del FUA sì da corrispondere ai lavoratori del DAP un salario accessorio almeno pari alla media di quello percepito dagli altri lavoratori pubblici.

CGIL CISL e UIL hanno poi posto l’attenzione sulla situazione attuale dell’informatica penitenziaria. La riforma del 2015 ha azzerato la struttura organizzativa precedentemente denominata USGSIA e trasferito le competenze alla DGSIA. Di fatto però il personale senza soluzione di continuità ha continuato ad erogare i medesimi servizi, con l’aggiunta di altri, in favore del DAP ma la perdita dell’autonomia, anche contrattuale, ha comportato il blocco della manutenzione sui sistemi centrali (causa ritardi della DGSIA) con gravi rischi di perdita dati. Inoltre si è verificata una forte contrazione quantitativa di personale. Per CGIL CISL e UIL occorre da subito una inversione di tendenza attraverso il recupero dell’autonomia (anche contabile) e dell’identità del servizio informatico penitenziario e mediante la creazione di una autonoma struttura di livello dirigenziale in ambito DAP con la pubblicazione di nuovi concorsi per le professionalità informatiche.

Infine CGIL CISL e UIL hanno affrontato la questione dell’accorpamento dell’ufficio stampa del DAP a quello di via Arenula, censurando tale scelta organizzativa perché ennesima spoliazione subita dall’amministrazione penitenziaria.

Al termine della riunione il Capo Dipartimento si è limitato a dichiarare di aver ascoltato con interesse le argomentazioni esposte dalle organizzazioni sindacali ed ha affermato che il Governo è sensibile alle problematiche dell’amministrazione penitenziaria.