133 – AVVIATE LE PROCEDURE PREVISTE DALLA LEGGE PER LA PROCLAMAZIONE DELLO SCIOPERO – LA RICHIESTA INVIATA AL MINISTERO DEL LAVORO
Il 26 aprile 2017 abbiamo sottoscritto presso il Ministero della Giustizia un importante accordo il quale, tra l’altro, ha previsto: due procedure di progressione economica; la realizzazione delle progressioni giuridiche nelle aree ossia i cambi di profilo attraverso lo strumento della flessibilità; la realizzazione delle progressioni tra le aree ossia il transito degli ausiliari in area seconda ed il passaggio, ex art.21 quater della L.132/15, dei contabili e degli assistenti informatici e linguistici in area terza; lo scorrimento integrale delle graduatorie per funzionari giudiziari e funzionari NEP formate in applicazione dell’art.21 quater della L.132/15.
Se si eccettuano le due procedure di progressione economica che a fatica sono state avviate, ma che non si sono ancora concluse, purtroppo l’accordo sottoscritto nel 2017, benché firmato dal Ministro in carica e recepito in un decreto ministeriale, è rimasto inattuato. A nulla sono serviti gli sforzi profusi per sensibilizzare l’amministrazione che si è dimostrata progressivamente sempre più sorda ed insensibile alle istanze dei lavoratori e sindacali.
Nelle more però c’è stato un fatto nuovo, assolutamente prevedibile dagli addetti ai lavori e da noi più volte denunciato. In conseguenza dell’età avanzata del personale, determinatasi a seguito dell’ultra ventennale bocco del turn over, e quindi non solo per l’applicazione della cd quota cento, secondo proiezioni ufficiali del Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, nel triennio 2019/2021, in aggiunta ai 2330 pensionamenti del 2018, ci saranno 10.685 pensionamenti e, di questi, 7.158 nel solo 2019. Nella sostanza in tutti i distretti il personale in servizio negli uffici giudiziari risulterà in pratica dimezzato entro il 2021. In questa situazione di drammatica carenza di personale, che a breve metterà a rischio l’apertura stessa degli uffici giudiziari, moltiplicando i carichi di lavoro e le responsabilità di chi resterà in servizio, il Ministro, invece di adottare iniziative volte a valorizzare il personale, già indicate nell’accordo del 2017, si è limitato ad annunciare, a beneficio esclusivo dell’opinione pubblica, solo alcune assunzioni (1850 funzionari giudiziari, 300 operatori giudiziari e 903 assistenti giudiziari) le quali, in relazione ai tempi medi di durata delle procedure concorsuali ed ai vuoti che si determineranno entro il 2021 (circa ventimila unità), sono del tutto insufficienti a far fronte alle reali esigenze dell’amministrazione.
Vista la drammaticità della situazione, l’inadempienza contrattuale dell’amministrazione e le insoddisfacenti risposte date dal Ministro, al fine di tutelare tutti i lavoratori della Giustizia, congiuntamente a FP CGIL e UIL PA abbiamo deciso di avviare le procedure per la proclamazione dello sciopero chiedendo al Ministero del Lavoro di esperire il tentativo di conciliazione previsto dalla legge.
Pubblichiamo la lettera al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di richiesta di avvio del tentativo di conciliazione